Vacanze a Bellaria Igea Marina

il paese

Bellaria Igea Marina

La storia di Bellaria Igea Marina

Bellaria Igea Marina e’ situata geograficamente  nella parte settentrionale della Provincia di Rimini e costituisce uno dei centri balneari più rinomati nella Riviera Adriatica, grazie non solo ai 7 km di litorale di sabbia finissima ma alla città in se, nel suo assetto urbano e nei servizi che offre a partire dall’ospitalità turistica, per giungere ai centri sportivi, ai centri benessere e, ancor più semplicemente, alla natura che sposa la collina col mare che congiuntamente offrono nel territorio testimonianze di antiche vicende storiche.
Il nome Bellaria compare per la prima volta in un documento del 1359, come nome di una fattoria fortificata che si trovava vicino alla chiesa di Santa Margherita, presso la foce del fiume Uso. La località passò in diverse mani, fra cui quelle dei Malatesta: attualmente ne rimane solamente il ricordo nel toponimo del luogo (e Castèl).
Il centro urbano comprende una zona esclusivamente pedonale (“Isola dei Platani”), arricchita di aiuole con vegetazione pregiata, nel centro commerciale di Bellaria, dove potrete passeggiare tra i numerosi negozi di alta moda , negozi di piccolo artigianato locale,gelaterie , bar  e pasticcerie, ristoranti, sale giochi.

Agli inizi del ’900 Vittorio Belli, riminese, medico, discendente da una famiglia di imprenditori agricoli e commerciali, aveva concepito un villaggio per vacanze razionalmente disposto, immerso in una pineta che lui stesso aveva creato seminando migliaia di pinoli, diede il nome della dea Igea, figlia di Asclepio ad un villaggio per le vacanze, progettato nella pineta tra il torrente Uso e la “Torre Pedrera”. “Marina” fu associato al nome Igea, quando nella zona meridionale si installarono colonie estive per bambini..

Il Porto

Uno dei luoghi più ricchi di vita della Bellaria di ieri e di oggi è il porto. Già dalla fine del 1800 si estendeva sulla foce dell’Uso una borgata di case, poco più che capanne, abitate da pescatori, che ricoveravano le loro barche nel fiume, precariamente adattato a rifugio portuale.
Si trattava di lance, battane, e paranze, piccole imbarcazioni a vela e a remi, utilizzate per la pesca “terriera”, cioè vicina alla costa. Non sempre però riuscivano a salpare o a rientrare per via dei fondali troppo bassi, pericolosissimi con mare agitato. Motivo questo di perenne rivendicazione da parte della marineria Bellariese.
Per la pesca delle anguille si verificava una vera e propria migrazione autunnale verso il delta del Po, dove i pescatori trascorrevano mesi in capanne di legno e di paglia. I più giovani e gli anziani, nella buona stagione, praticavano la “tratta”, ovvero una rete distesa dalla barca e poi tirata a braccia dalla riva.
Le pescivendole si incaricavano infine, in bicicletta, di portare il pesce nelle borgate e nelle case sparse dell’entroterra, scambiandolo spesso con i prodotti agricoli. L’attività peschereccia a Bellaria non si è mai interrotta, nonostante che il porto, pur migliorato nelle strutture, non consenta l’attracco di imbarcazioni più grandi come quello di Rimini o Cesenatico. Oggi gli addetti alla pesca sono circa duecento riuniti in cooperative.
Si dedicano, con tecniche innovative, alla pesca a strascico, alla pesca delle vongole e a quella da posta con reti a tramagli, con le nasse alla cattura delle seppie, coi cestelli a quella delle lumache di mare, con i cugulli o bertòvelli a quella delle anguille, o alla coltura, in campi marini, di mitili e ostriche. Ancora, nelle vie del paese si sente talvolta il richiamo delle pescivendole, ma la maggior parte del prodotto viene commercializzato attraverso la grande distribuzione.

La Natura e i Parchi

Il Parco del Gelso è uno dei più vasti polmoni di verde che si possono incontrare nelle aree urbane della costa adriatica.Prende il nome dall’omonimo lago situato pressochè al centro del parco stesso dove potrete rilassarvi immersi  in una  ricca vegetazione e passeggiare  nelle  aree tematiche, come quella dedicata ai giochi, il giardino delle farfalle o la nuova area Jurassic Gelso, in cui con decine di manufatti in vetroresina viene ricreata la preistoria, ne fanno una delle mete più divertenti ed interessanti per grandi e bambini, siano essi residenti o turisti. Il parco del Gelso è inoltre il luogo ideale per trascorrere momenti di relax praticando la pesca, lo jogging o per passeggiare all’ombra della vegetazione ed al fresco del lago.
Il Parco Pavese, ubicato ancora più a sud, è un’area di particolare fascino per la sua attiguità alla spiaggia libera dove vengono periodicamente oragnizzate feste e manifestazioni. È proprio sulla spiaggia di fronte al Parco Pavese che le sere estive sono movimentate dai favolosi concerti organizzati dal Beky Bay , il centro del divertimento che attira giovani da ogni parte della Romagna..

La Casa Rossa

La Casa Rossa, casa estiva dello scrittore Alfredo Panzini, si innalza su una duna di sabbia, e dalle sue finestre un tempo si vedevano il mare e le colline di Romagna. Oggi è ricompresa tra la Ferrovia e il Parco, con accanto costruzioni senza soluzione di continuità.  E’ la villa – acquistata nel 1909 – dove lo scrittore Alfredo Panzini (Senigallia 1863-Roma 1939) trascorse con la famiglia molta parte dei suoi anni soprattutto in estate, divenendo luogo di incontro per gli amici e i letterati e per lui anche punto di osservazione privilegiato di quel mondo rurale che confluì nella sua narrativa. Restò a lungo in disuso finché un ottimo restauro e uno straordinario allestimento dal 2007 l’hanno riaperta al pubblico.

Costruita in stile liberty e decò, pareti e soffitti sono decorate “a secco. Oggi si sono finalmente realizzate le piene condizioni per la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio letterario lasciato da Panzini, corredato da impegni di conservazione archivistica, ricerca e progettazione culturale, in connessione con le realtà territoriali.
L’ingresso accoglie il visitatore con vele che riportano parole autografe a prendere il vento verso il mare della memoria. C’è la celebre bicicletta – la severissima Opel – de La Lanterna di Diogene e delle gite in campagna. Al piano superiore, c’è la stanza da letto con comodini armadio e poltrone. C’è il bagno che merita di essere visto per la raffinata e intelligente riproposizione. E c’è lo studio, oggi spazio di esposizione, con la scrivania a cassetti e tanti manoscritti.

Il Museo delle Conchiglie

Ai piani superiori dell’edificio è allestita la collezione malacologica, con reperti in parte provenienti dalla raccolta Desideri di Roma, acquistata dal comune di Bellaria e ordinata dall’Istituto di Zoologia dell’Università di Bologna. Merita una visita in quanto si tratta di una cospicua serie di conchiglie, molluschi, scheletri di organismi marini, madreporari, echinodermi, crostacei, corazze di tartarughe che potrete ammirare dal vivo. Tra gli esemplari più rilevanti figurano alcuni nautili dell’Oceano Indiano, tritonidi, grandi volute, ostriche perlifere e le rare navicelle utilizzate dall’argonauta per l’incubazione delle uova. Comprende una ricca serie di conchiglie e di molluschi ed una vasta collezione di scheletri di organismi marini.

La Torre Saracena

All’nterno della torre, eretta nel XVII secolo dai pescatori, potrete ammirare la splendida raccolta malacologica e di carta moneta.
Dopo le invasioni e le ruberie dei pirati turchi negli ultimi anni del XVI secolo, lo stato Pontificio decise finalmente di costruire una serie di torri, lungo la marina, dal Tavollo fino a Bellaria, per difendere gli abitanti della costa. All’interno di esse, a quell’epoca altissime sulle dune e sulla spiaggia, si trovava una guarnigione di cinque soldati e un comandante, munita di “archibugi, spingarde, polveri e micce”. Al suono della campana, in caso di pericolo, gli abitanti potevano “rinserragliarvisi” dentro e organizzarsi per la difesa. La Torre di Bellaria è stata edificata nel 1673 dalla Camera Apostolica nel piano di fortificazione della costa, unica rimasta con i caratteri originali delle sei presenti a tre piani coperti a volta e con scala a chiocciola interna. Col tempo la funzione delle torri si trasformò per ospitare la quarantena dei “sospetti di contagio” provenienti dal mare per i traffici commerciali, “in special modo da Genova” e per la sorveglianza contro i contrabbandieri. Più recentemente la Torre di Bellaria ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza.

Mappa

Hotel Meritime via Pinzon 104, 47814 Bellaria Igea Marina (RN)
Tel. 0541.331750
Fax 0541.331145
E-mail: info@hotelmeritime.com

Come raggiungerci

In Auto
Autostrada A14 uscita RIMINI NORD seguire le indicazioni per BELLARIA IGEA MARINA ed alla seconda rotonda, quella con la Strada Statale SS-16, proseguire diritto in via Tolemaide e seguire alla rotonda l’indicazione del cartello MARE.
Percorrere tutta via Tolemaide, raggiunta la rotonda di fronte al mare svoltare a sinistra e dopo alcuni chilometri di lungomare, dopo la zona colonie, arrivati nel centro di Igea Marina, in viale Pinzon 104, davanti alla spiaggia “La Grande Spiaggia” troverete l’Hotel Meritime.

In Treno
Bellaria Igea Marina si trova sulla linea litoranea Rimini-Ravenna, L’hotel si trova a circa 1 Km. dalla stazione di Igea Marina e 1,5 Km. dalla stazione di Bellaria dove è presente il servizio taxi per raggiungere l’albergo. In alternativa potete arrivare alla stazione Centrale di Rimini e dal piazzale di fronte alla stazione, prendere l’autobus di linea N. 4 direzione San Mauro Mare (ogni 20 minuti circa) scendere a Igea Marina alla fermata n. 42 che è situata a 30 metri dall’albergo.

In Aereo
Aeroporto di Rimini (18 km.): elenco dei voli www.riminiairport.com
Aeroporto di Bologna (110 km.): elenco dei voli www.bologna-airport.it
Servizio navetta da e per l’Aeroporto “Marconi” di Bologna alla Riviera Adriatica: www.shuttleriminibologna.it

In Autobus
Durante il periodo estivo sono in funzione molti collegamenti con autobus di linea dalle maggiori città italiane, soprattutto del nord.